stasera preparati…

Mio marito raggiunge degli stadi di cattiveria di vero alto livello.

Ho gia’ raccontato che ha deciso che per il prossimo mese devo fare astinenza (secondo lui) e ricevere le sue attenzioni solamente contromano. ebbene, sono due settimane, piu o meno, che non si va nemmeno a marcia indietro… dapprima perche in una delle sue incursioni mi aveva fatto male ed ho preteso qualche giorno di riposo, e di seguito lui si e’ adagiato sul mio periodo di riposo ed e’ andato in letargo.

Ieri pomeriggio, di ritorno dal mare, ha deciso finlmente di palpeggiarmi: che onore… un onore generalizzato che mi inumidiva il costume, cosi’ ci siamo un po’ abbracciati, strofinati e finto-sbaciucchiati (che non so perche’ il bacio e’ ancora un problema, e’ piu’ facile riceverlo dal capo che da lui) ma senza troppo esprimerci perche’ il nostro capo si aggirava nei dintorni con fare geloso e occhio accigliato.

Insomma ci siamo attorcigliati ben bene ( io su di lui e lui comodamente sdraiato tendente al pisolino, ovviamente) dopodiche’ lui ha deciso di andarsi a fare un giro dicendomi con fare allegro e aitante: “stasera preparati…”

“wow, ha organizzato una serata” ho intanto pensato.

“… a prenderlo nel culo!” ha, invece continuato!

Anche quello mi sembrava interessante, dopotutto erano giorni e giorni di astinenza. Cosi’… mi sono preparata, forma, contenuti e dimensioni, ero perfetta, non aspettavo altro ch ricevere il mio obolo dopo cena.

Dopocena il capo arriva a letto, lui ci gioca un po’, poi lo abbraccia, se lo mette accanto e lo fa addormentare…dopodiche’ lo lascia li’ dov’e’, lui si gira di spalle, pancia in giu’ e si addormenta pure…

Da chi lo devo prendere, scusate la domanda? Cosi’, anche questa volta l’ho preso dal mio giocattolo, ormai ne ho una collezione. Loro si che sanno sempre di cosa ho bisogno! (@#$%^&*)

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Non rinuncio alla mia ora d’aria!

Mio marito e’ a casa da qualche giorno, e dal momento in cui ha rimesso piede nella nostra vita lo ha fatto anche il solito folto gruppo di amici che mi ritrovo tutti i sabato sera a cena.

Lo scorso sabato tutto procedeva tranquillo e accarezzavo l’idea di uscire finalmente da soli a cena dopo mesi e mesi dall’ultima volta dato che avevamo la domestica a disposizione per il weekend… ma poi ho scoperto che lui si era mezzo impegnato con un amico per cena a casa nostra. Allora pensavo ed escogitavo nel tentativo di trovare una soluzione. Proprio non volevo stare a casa, e dovevo trovare il modo di dissuaderlo. Lui diceva che proprio non era il caso di chiamare per disdire, che la cosa lo seccava moltissimo e che oramai non c’era soluzione e avremmo dovuto rinunciare alla nostra ora d’aria.

Non potevo crederci e gli ho elencato una sere di soluzioni semplici considerato che la persona in questione non se la sarebbe presa a male essendo un frequentatore costante delle nostre cene.

Non riuscivo a convincerlo che avremmo dovuto riservare la serata a noi stessi, o meglio, anche lui avrebbe voluto, ma era fortemente combattuto dal non saper come districarsi. Nel pieno della delusione l’ho abbandonato per portare il bambino a dormire ma  poi mi si e’ accesa una lampadina, ed ho pensato che i vecchi rimedi siano sempre i piu’ efficaci. Allora dapprima ho iniziato un po’ a massaggiarmi per trovare l’ispirazione giusta su cosa scrivergli, poi dal mio letto caldo ho iniziato a a mandargli messaggi contenenti promesse vogliose e goduriose se mi avesse accontentata.

La proposta veramente indecente che gli ho fatto era una promessa di totale sottomissione se fossimo usciti, con aggiunta di promessa che mi sarei fatta trovare disarmata nel primo angolo buio che avessimo incontrato. Anche pubblico.
La sua risposta è stata un fulmineo “ok usciamo!”

Non mi sembrava vero, ma in fondo basta saper chiedere, no?
Siamo usciti in auto per l’aperitivo in un posto ritenuto fighissimo dalle masse vacanziere, ma faceva freddo era deserto e, come tutti i posti turistici, non aveva ristoranti degni di essere presi in considerazione. C siamo spostati in un paese limitrofo dove abbiamo trovato una folla allegra e festante che gioiva nell’attesa del giro d’Italia, il cui posto sarebbe stato una tappa.

Dopo un po’ di difficolta’ per trovare un posticino finalmente ci siamo seduti ad una bella tavola di legno in mezzo alla strada per osservare il passeggio durante la cena. Ovviamente scanner laser posizionato su tutte le figure femminili che ci attraversavano la strada e tante risate.

Purtroppo la popolazione femminile e’ problematica da queste parti, c’e’ stata una mescolanza genetica molto sfavorevole per cui trovare una ragazza guardabile e’ un’impresa non da poco (devo dire anche gli uomini sono indecenti, e se vedi uno un po’ guardabile scopri che è alto un metro e mezzo). L’unica interessante, giovane,  capellona, alta, longilinea e ben vestita era accompagnata da uno sfigato che accanto a lei non ci entrava niente! Sono passati davanti a noi un paio di volte in un ora, poi sono spariti tra la folla. Vabbè, poco male. Quando abbiamo deciso di fare due passi e poi ritornare a casa io aevo già pronta la mia solita voglia di fare pipì che aveva iniziato a scalpitare, ma che mi ero dovuta tenere lungo tutto il tragitto verso casa, che non era stato diretto, ma si era dilungato lungo la statale realizzando un mini tour guidato e mirato all’osservazione con commento di donnine allegre. Ormai sapete che mio marito è alla ricerca di una ragazza per me, e tutto può suscitare ispirazione,anche se finora non ho ancora visto una persona che mi abbia fatto pensare: “questa me la scopo!”

Dopo il divertente tour finalmente era giunta l’ora di rientrare a casa carichi di ispirazione e perversioni inespresse. Dato che avevo ancora la mia pipì che protestava avevo deciso di vendicarmi disturbando a mia volta il conducente dell’auto con una mano rovistante insistentemente nella cerniera dei pantaloni. Giunti poco distanti da casa abbiamo fermato la macchina in uno spiazzo buio e silenzioso e intrapreso un combattimento affannoso al bordo del vano portabagagli.

I miei tacchi mi davano la giusta altezza perchè lui potesse penetrarmi con facilità, ma la pretesa era che io facessi la pipì al pieno della penetrazione: fisiologicamente impossibile, per cui l’ho fatto uscire dalla sede ufficiale per poi farlo rientrare, ma contromano.

E contromano, spingi e spingi ho iniziato a far uscire finalmente la mia pipì dato che non ne potevo più e ovviamente per lui è stata la famosa goccia che fa traboccare il vaso, e poi alla fine è traboccato lui! 😉

Mamma, Ciccio mi tocca! (toccami Ciccio, che mamma non vede!!)

Ricordo molto chiaramente di aver letto più di un articolo, la scorsa estate, riguardo il vantaggio per la salute derivante dal dormire nudi. E, ovviamente, il vantaggio importante per la longevità della coppia. Putiferio di commenti in rete del tipo: “articolo superficiale” ; “come se bastasse dormire nudi per appianare screzi, incomprensioni e litigi”. Ebbene sì, a mio avviso dormire nudi aiuta tantissimo. In quanti casi di litigi in famiglia, anche non gravi, poi non si riesce a chiedere scusa, o si continua a tenere il broncio? E come si fa a superare anche i più grandi ostacoli d’orgoglio (si, è proprio lui, il maledetto) se non denudandolo completamente?

Manco a dirlo, mio marito ed io dormiamo mezzi nudi: spalle coperte, sedere scoperto. In primis è l’ideale se non vuoi crepare di caldo anche d’inverno, in secundis è una cosa talmente sexy che il solo toccare le lenzuola col corpo già innesca qualcosa in te stesso , è un piacere solo sentirne il contatto. Lui ha sempre dormito così, io prima dormivo in pigiama, ma iniziare a farlo è stato piacevole oltre che una necessità. Ricordo i primi tempi in cui mi invitava a dormire da lui. La stufa a legna era accesa ed un bel piumone spesso sul letto era quello che ci voleva. Solo che infilarsi sotto, tutta coperta, con lui accanto corrispondeva ad una specie di tortura cinese. Così non ci provai nemmeno una volta, (anche perché… Chi sarebbe la pazza che andrebbe a dormire a casa di uno in pigiama?) e iniziai ad usare camicie da notte leggere e cortissime con sotto niente (anche se poi faceva caldo lo stesso perché la vera stufa è lui).

Certamente, in momenti di pace l’attrazione è un gioco, è provocazione, è una cosa meravigliosa e naturale che ti rende complice dell’altra persona con un niente. È anche solo il (di lui) mettersi sull’attenti circadiano delle cinque del mattino, che ti sveglia con una mano in esplorazione tra le fessure più segrete alla ricerca del tesoro.

Ma come si risolve la crisi dormendo nudi?

Ricordate quando raccontavo che mi lasciava incinta da sola a casa per fare gite di più giorni in montagna o in barca con gli amici? Ecco in quei momenti lo detestavo veramente, ed al suo ritorno per lui era successa una cosa normale, senza peso, solo divertente, mentre per me era proprio difficile rivolgergli la parola per il senso di abbandono e solitudine che provavo. A letto gli davo spesso le spalle, mi sentivo ferita e volevo che se ne accorgesse. Lui mi rispettava molto, devo dire, e mi abbracciava per addormentarsi. Così, forti dell’essere nudi, piano piano anche senza andare oltre, il solo contatto della pelle mi rilassava, e mi faceva addormentare con meno amarezza.

Se poi nel dormiveglia facevo capitare una mano al posto giusto che fingeva di sfiorare accidentalmente, allora sapevamo di essere sulla strada della riappacificazione… pur non rivolgendogli la parola.

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 Più raramente tutto questo accade tutt’ora, e nel frattempo lui (forse) ha imparato un po’ di buone maniere trovando il modo indiretto di dire “scusa se ti ho fatto arrabbiare” e sarà più facile, durante o dopo la pace, dirgli cosa veramente non mi sta bene. (Meglio dopo, perché rovinare tutto parlando nel mezzo di una bella riappacificazione?) Ovviamente la cosa vale anche per me: so che anche io a volte sarei da schiaffeggiare e, in questo modo quando lui ce l’ha con me per qualche motivo gli dico che, se proprio è arrabbiato, forse sarebbe giusto sculacciarmi. …

E così vedo un lampo nei suoi occhi, lui mi prende in parola e corre a prendere il frustino…Pace immediata!  

Ma perché non sto mai zitta?

Che moglie sarei senza il mio giocattolo del piacere?

Dunque la scorsa settimana ho lasciato in sospeso una certa questione vibratore…

E’ ovvio, dato che tuo marito latita, essere dotate di uno, o più, potenti vibratori per consolarti nelle gelide notti di solitudine, così mio marito me ne ha regalato uno, poi un altro!

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Il dramma della questione vibratore sta nel fatto che lui, affievolitosi il più o meno lungo periodo focoso dopo il suo ritorno, delega i suoi “diritti/doveri” coniugali al dannatissimo coso per cui capita che per essere presa un po’ in considerazione da lui debba dimostrargli che ho una disperata voglia di essere soddisfatta, e di conseguenza pregarlo di dedicarmi un po’ della sua attenzione. Oppure fargli vedere che assolutamente non posso fare a meno di provare sensazioni fisiche intense, e mettermi in ginocchio sul letto e iniziare a lavorare coi miei giocattoli da sola nella speranza che lui abbassi il suo giornale e decida di farmi l’onore della sua presenza nella mia vita… dopo che io l’abbia pregato a dovere molto molto seriamente.

Ma è vita questa? Capisco giocare, ma come si fa a far diventare questa un’ abitudine? Non è che nasconda qualche problema… a volte me lo chiedo… e inizio a pensare che potrei di nascosto mettergli un po’ di pillola blu nel cibo… in quel modo potrebbe essere lui a dover pregare me per inspiegabili vampate di desiderio.

C’è anche da dire che se non avessi i miei giocattoli quando sono da sola l’attesa sarebbe ancor più snervante di quello che è, solo che io cerco in tutti i modi di fargli capire che una volta che ho aspettato tanto, senza sapere cosa combini lui in mia assenza, sarebbe gradevole ricevere attenzioni costanti.

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Non debba accadere che compaia il mio periodo qualche giorno dopo il suo arrivo… sarebbe una tragedia, e a volte è accaduto, perché non gioverei nemmeno di quel intervallo di fervore e per risvegliare i suoi istinti dopo tale lasso ulteriore di tempo ci vorrebbe un comportamento e abbigliamento e lamento tale da resuscitare i morti.

Infatti solitamente terminato il periodo idilliaco lui con grande compostezza e senza fare una piega mi dice che adesso non ha più la necessità fisica di raggiungere il piacere a tutti i costi, e se io ho ancora questa esigenza è il caso che gli dimostri quanto sia indispensabile per me ricevere le sue attenzioni.

Mi rendo conto che si intende, dal mio tono, quanto la cosa mi renda nervosa, anche perché tutto quello che mi chiede di fare davanti a lui, con preghiere e suppliche nel frattempo sono costretta a farlo quando sono da sola o tutt’al più con lui dall’altro lato del pc che mi chiede di descrivergli cosa sto facendo, come sono vestita e cosa sto usando.

Allora brandisco i famelici aggeggi che rendono me ancor più famelica, e intanto preparo l’armamentario descritto tempo fa, fatto di culotte, guepiere,bende, frustini, manette e quant’altro sperando che la prossima volta sia più fortunata e che il suo desiderio continui a tempo indeterminato.

L’ultima volta che ho dimostrato di non essere d’accordo con questo stancante modo di fare mi ha risposto candidamente: “trovati un’amica!”.

Esprimi il desiderio in modalita’ dettagliata!

Anche stasera ho sentito mio marito, e anche stasera abbiamo una vagonata di ore di differenza nel fuso orario.

Non c’e’ una sera in cui non gli esprima il forte desiderio di riaverlo a casa, e anche lui mi dice sempre che non vede l’ora di vedermi e che devo fare tutto il possibile per mantenermi bella, curata in forma e sexy senza badare a spese.

Queste ultime due paroline magiche mi ispirano tantissime idee, e cosi’, in attesa del suo arrivo faccio cio’ che normalmente farei molto piu’ raramente, o comunque senza uno scopo ben preciso… estetista, palestra, parrucchiere, manicure, lingerie… e poi glielo dico!

Le reazioni suonano piu’ o meno cosi’:

Lui: “Mia cara mi manchi molto e sentire che ti stai prendendo cura di te stessa, apposta per il mio ritorno, mi ha suscitato delle fantasie sul tuo conto che ho dovuto accontentare. Al mio ritorno dobbiamo riuscire ad organizzare un paio di giorni da soli come ai vecchi tempi, cosi’ da poterci divertire senza distrazioni…tieniti in forma e sappi che ti amo oltre a volerti come mia schiava personale.”
Io: “Quando torni, se arrivi nell’ orario giusto, quando il bambino e’ all’asilo, ti accogliero’ con le dovute cure. C’e’ un diavoletto malefico che mi stuzzica fin da ora!”
Lui: “Ti immagino calda e morbida che mi aspetti con la tua nuova vestaglia semi aperta… tra poco e’  San Valentino, dovresti farti delle belle foto e inviarmele come regalo, che ne pensi?”

Io: “A S. Valentino sorpresa… Ma solo se mi ami! Intanto domani chiamo per prenotare le sedute di depilazione definitiva in modo che per quando tornerai saro’ liscia come piace a te!”

Lui: Buona idea, vai dall’estetista e inviami le foto dei particolari… le usero’ stasera per conciliare il sonno!”

E cosi’, come due ragazzini in chat, ci divertiamo a suon di porcherie adolescenziali!

Intesa sessuale a distanza: come riesca a rimanere intatto e, a volte, evolversi il desiderio!

All’inizio di una relazione, quando lui ad un certo punto parte per chissa’ dove e torna chissa’ quando, e’ matematicamente certo che dall’altra parte del globo ci sia un’altra speculare a te che lo aspetta nelle tue stesse condizioni e aspetti il suo turno di considerazione.

Quindi non sai mai veramente se sei tu in cima alla lista dei suoi sogni erotici o qualche soubrette scintillante che gli si e’ attaccata come una cozza.

Che fare? Medita medita… la conclusione a cui sono giunta e’ stata: provocare! Se non si puo’ fare sesso causa distanza bisogna assolutamente fare in modo che non se ne dimentichi, e quindi niente di meglio che parlargliene: ricordare le avventure vissute e inventare il futuro per sognarlo insieme, in modo che lui associ a te il desiderio di vivere qualcosa di appetitoso.

Direte:” ma che te ne fai di uno a cui devi parlare di sesso perche’ non si dimentichi di te?”

Beh, tanto per cominciare il sesso non e’ argomento fisso e costante, ma una variabile in piu’ che ti permette di mettere un po’ di pepe tra i vari ciao, oggi ho fatto questo, dove sei, che tempo fa, sei stanco, hai il raffreddore, sono andato al mare ecc.

E poi nessun uomo, e sono sicura che sia NESSUNO, nemmeno quelli omosessuali, sono indifferenti all’argomento sesso, per cui penso che riderei fino alle lacrime se qualcuna dicesse che il proprio marito/fidanzato sia un tipo non cosi’ comune o volgare da guardare foto piccanti, eccitarsi con dei racconti erotici o appena sbirciare le tette di una porcona per strada. Anzi attente a questi personaggi, perche’ lo fanno di nascosto!

Il mio presta molta attenzione a queste cose, come ogni normalissimo uomo, e soprattutto ha la decenza di rendermene partecipe, tuttora, cosi’ grazie a lui adesso anche io sbircio le tette delle passanti!

Quando ho sperimentato le prime lettere dal tono piccante non sapevo bene di cosa parlare , era un aspetto dell’altra persona che non conoscevo ancora, un aspetto di me stessa che non conoscevo ancora… Non sapevo nemmeno se avrei saputo affrontare questo tipo di argomento, e per quanto sapessi che fosse un argomento molto apprezzato non sapevo bene come introdurlo.

Ho quindi fato un timido tentativo, e la reazione fu chiaramente piu’ che positiva, e le ripercussioni si notano ancora adesso che siamo una famiglia consolidata. Ormai potremmo mettere insieme un librone di racconti erotici che Mr Grey sbiadirebbe miseramente.

Al di la’ di tutto sento che anche a me ha fatto bene affrontare l’argomento e tutt’ora mi fa bene parlarne, sento che mi rende maggiormente consapevole di cio’ che mi piace, del mio corpo e delle sue esigenze, e penso che se tutte le coppie si raccontassero cosa vorrebbero veramente fare, o cosa li eccita in quel momento senza paura di dover sollevare una discussione con l’altro, tante coppie non scoppierebbero!

Volete le prove?