Senza parole…

Avrei dovuto pubblicare il seguito dell’avventura dello scorso sabato, ma nel frattempo ne e’ successa un’ altra che lascia allibiti, per cui  il resto lo aggiungo prossimamente!

Era circa una settimana che miomarito aveva in mente di regalarmi un paio di sandali come piaceva a lui, semplice, discreto, ma da usare sia in eventi formali (che a volte capitano) sia in situazioni private o semi private piu’ particolari.

Ieri finalmente abbiamo trovato quello che cercavamo, un bel paio di sandali, belli davvero e soprattutto comodissimi per quanto siano alti. Abbiamo girato ancora un po’ per una strada carica di meraviglie, ma ho annunciato “basta scarpe” (almeno per me, per quanto donna ho ancora il senso dela misura) ed abbiamo proseguito passeggiando sulla strada del ritorno.

Nel tardo pomeriggio ho messo in atto il mio piano comprendente ritocco alla depilazione preparazione delle retrovie, ristrutturazione artigli, capelli, spazzolino, nuda, vestito a rete da spiaggia e famosi bellissimi sandali nuovi. Lui era nel suo studio ad armeggiare con chissa’ quali carte lo chiamo al cellulare… “sei impegnato, puoi scendere?” Certo che puo’… come mi faccio trovare? Adesso mi affaccio, cosi quando entra mi trova col sedere sporgente sui tacchi a spillo. Detto fatto.

E’ entrato, mi ha vista in tutto il mio splendore, mi ha pure detto “ah, sono le scarpe nuove,  stanno proprio bene con questo vestito… … ti ho portato il giornale, c’e’ pure un libriccino che parla della sottomissione della moglie.”

images (1)

Adesso, io voglio dire… ma non posso, sono senza parole…  lui mi vede e mi consegna un libretto dei testimoni di ge(n)ova che gli hanno dato per strada… (ci credo che uno che mi ha letto qualche giorno fa diceva che il mio era un blog falso, non e’ reale quello che mi succede con quest’uomo!)… io lo guardo e non posso fare altro che dirgli ” si, ma adesso metti via questa robaccia e vieni un po’ da me!” e lo abbraccio nella speranza di farmi abbracciare… lui mi tasta un po’ il culo, fa finta di darmi un bacino poi mi molla e si siede sul divano… (non ho mai usato tanti puntini sospensivi, ma e’ come mi sono sentita: sospesa) “cosa ti metti stasera?” ci riprovo “non so, se mi aiuti a togliere questo scegliamo insieme” non raccoglie, mugugna qualcosa, io mi giro, vado all’armadio e inizio a farmi i fatti miei. A quel punto lui arriva a parlare di cretinate che non mi interessano minimamente, tanto ormai l’uovo era rotto, immagino cosi’, per riempire l’aria e non stare in silenzio. Continua a parlarmi delle scarpe, comode, alte, belle ,di pelle, adatte a chi o cosa. Cazzate.

Alla fine ho messo dei pantaloni di lino e camicia, siamo usciti a mangiare con degli amici, bambini e tutte le conseguenze, dopodiche’ a letto ognuno dal suo lato e il Capo in mezzo.

Ho raggiunto una specie di convinzione, e cioe’ che lui faccia cosi’ per darmi degli spunti per scrivere il mio blog. Va a finire che lo chiudo.